Quando può essere necessario rivolgersi allo Psicologo?
- Disturbi d’ansia (attacchi di panico, stati di malessere anche fisico legati a stress eccessivi)
- Disturbi dell’umore (stati depressivi con alterazioni nel sonno, nella sessualità, nell’alimentazione)
- Disturbi di personalità (possono manifestarsi, ad esempio, tramite l’abuso o la dipendenza da sostanze o condotte, da compulsioni, ossessioni, tendenza all’isolamento etc…)
- Disturbi psicosomatici (disturbi gastrointestinali,cefalee…)
- Disturbi del comportamento alimentare e del vissuto corporeo
- Eventi traumatici
- Difficoltà relazionali e di coppia
- Difficoltà legate alle fasi del ciclo di vita (disagio adolescenziale, difficoltà scolastiche, lavorative, maternità, separazioni, pensionamento, menopausa, lutti complicati, ecc.)
- Patologie organiche (sostegno a pazienti e familiari)
Rispetto a queste problematiche sono possibili diversi modelli di intervento, seconda dell’intensità, della durata e della pervasività del disagio che la persona sperimenta: una consulenza, il Sostegno Psicologico o una Psicoterapia
Consulenza Psicologica
E’ una specifica modalità di intervento dello Psicologo che lavora in un percorso di alcuni incontri per definire la problematica portata dal cliente e, con essa, le possibili risorse nell’affrontarla. E’ il tempo e il luogo per una prima restituzione di senso che apra il problema a molteplici possibilità di lettura e di cambiamento
Si concentra su una specifica questione portata dal cliente (e non su determinate problematiche di personalità come può avvenire in una psicoterapia) e si attua in un numero limitato di incontri a seguito dei quali il cliente potrà, in parole semplici, avere le idee più chiare riguardo alle problematiche portate e ai modi per affrontarle adottando una prospettiva più propositiva e meno passiva sulle questioni che lo riguardano.
Il Sostegno Psicologico
Ha per oggetto un problema presentato dalla persona come urgenza emotiva del momento rispetto alla quale non c’è possibilità di fare alcunché se non “accettare”.
E’ un tipo di intervento, non duraturo (ma senza un limite prestabilito), volto alla creazione di una relazione all’interno della quale la persona possa esprimere ciò che sente, pensa, costruisce di una situazione che non può per sua natura essere modificata o “letta” diversamente. Un problema che richiede Sostegno Psicologico è pertanto sicuramente circoscritto e definito sia temporalmente che rispetto alla costruzione dell’identità personale. L’oggetto comunque è presentato dalla persona come urgenza emotiva del momento e l’obiettivo è di:
- accompagnare il cliente attraverso l’ascolto e la creazione di una relazione fortemente empatica nell’attraversare il momento contingente di difficoltà;
- agevolare il processo di esplicitazione di ciò che vive/sente;
- ampliare le possibilità di ascolto di sé;
- aiutare l’altro a leggere e a leggersi;
- facilitare il processo di assimilazione e stare con la persona lì dove sente di essere e di dover/volere rimanere.