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Lo Psicoterapeuta come “negoziatore di significati”

Cosa succede durante una seduta di Psicoterapia? Cosa vende uno Psicoterapeuta? Cosa fa davvero uno Psicoterapeuta?

Negoziare significa compiere dei gesti reciproci e pragmatici, all’interno dell’interazione, lasciando da parte conoscenze astratte o supposte verità ontologiche. Il suo scopo è, prendendo in considerazione gli interessi di più parti, integrarli per arrivare ad una soluzione terza. In psicoterapia si tratta di co-costruire, insieme al paziente, qualche nuova possibilità per la sua vita affettiva, senza che il terapeuta si ponga come un detentore di “verità” sull’inconscio del paziente. La sua competenza sta nel saper esplorare dialogicamente i significati dell’esperienza personale, tollerando soprattutto incertezza e confusione (Albasi, 2006). Non si deve infatti dare per scontato che tutti abbiano potuto mai sperimentare una relazione caratterizzata dalla reciprocità (Ferenczi, 1932), connessa, secondo Pizer (1992) e Aron (1996) al concetto di negoziazione. Ciò che si può negoziare non riguarda solo orari, onorari etc…ma soprattutto “i significati delle esperienze mutue, la qualità della partecipazione affettiva, la distanza interattiva, la costruzione della narrazione terapeutica” (Albasi, 2006, p. 248). Alcune persone non hanno potuto sperimentare e memorizzare una possibilità relazionale alternativa a quelle traumatiche incistate. Ci sono comportamenti, giudicati ostili da coloro i quali soffrono di tali carenze, che non possono essere spiegati, né esplorati, e nemmeno nominati. L’unica possibile via d’uscita è interrompere, sospendere, distruggere. Tale distruttività è però una forma di comunicazione: è il tentativo di annullare sia il contatto che la mente degli interlocutori. E’ preferibile non confrontarsi con la consapevolezza che dietro i comportamenti altrui semplicemente non c’è nulla. L’esperienza generata è quella per cui non esiste una mente, né sentimenti autentici che testimoniano di una soggettività, di un Sé.

La psicoterapia ha, tra le sue finalità, quella di sostituire a questa modalità comunicativa disfunzionale altri sistemi espressivi che permettano alla persona di mantenere e sviluppare relazioni soddisfacenti.

BIBLIOGRAFIA

ALBASI C., 2006, Attaccamenti traumatici. I modelli operativi interni dissociati. UTET UNIVERSITA’, Torino;

ARON L., 1996, Menti che si incontrano, Raffaello Cortina, Milano, 2003

FERENCZI S., 1932, La confusione delle lingue tra adulti e bambini, in Opere, vol. 4,

Raffaello Cortina, Milano 2002

PIZER S.A., 1992, The negotiation of Paradox in the Analytic Process, “Psychoanalytic Dialogues”, 2, pp. 215-40

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